Tiranti

Si intende per tirante un elemento strutturale operante in trazione atto a trasmettere forze a:

  • terreni o rocce
  • una struttura di ancoraggio

Le parti funzionali di un tirante del tipo a sono:

  • la testata costituita dal dispositivo di bloccaggio e dalla piastra di ripartizione collegata all'opera di sostegno o alla struttra da sostenere;
  • il tratto libero, intermedio, costituito dall'insieme degli elementi di armatura in acciaio armonico che collegano e trasmettono la trazione fra la testata ed il tratto attivo. L'armatura può essere in barre, fili o trefoli, protetta da guaine semplici o multiple in polietilene o polipropilene;
  • il tratto attivo (fondazione) mediante ancoraggio tramite cementazione di miscele di iniezione a base di cemento o resine.

Nei tiranti di tipo b il tratto attivo è costituito da una piastra terminalee di ripartizione che agisce a tergo del manufatto di di contrasto.

Classificazione
In funzione della durata di esercizio si distinguono:

  • tiranti provvisori: destinati ad esercitare la loro funzione per un periodo inferiore ai due anni
  • tiranti permanenti: destinati ad esercitare la loro funzione per un periodo uguale o superiore ai due anni

In funzione della tensione iniziale si distinguono:

  • tiranti presollecitati: tiranti cui viene indotta una forza di tesatura superiore a quella di esercizio
  • tiranti parzialmente sollecitati: tiranti cui viene indotta una forza di tesatura inferiore o uguale a quella di esercizio
  • tiranti non presollecitati: tiranti in cui non ciene introdotta alcuna tesatura

Materiali ed elementi costruttivi 
ARMATURA METALLICA
L'armatura può essere costituita da:

  • armatura in trefoli tipo c.a.p. con numero di trefoli variabile da 2 a 12 trefoli
  • barre in acciaio tipo Dywidag: del diametro variabile da 26,5 a 32 a 36 mm in funzione della tensione variabile da 15 a 45 tonnellate.

MISCELE DI INIEZIONE
Qualora non diversamente previsto dal progetto le caratteristiche e la composizione della miscela cementizia sono:

PRODOTTI

Cemento tipo 325-425
Filler calcareo o silicio

Bentonite

Eventuali Additivi

DATI

Kg 100
Litri 40 - 45
Kg 0-30
Fluidificanti, antiritiro

MODALITÀ ESECUTIVE

  • perforazione: a rotopercussione o rotazione con diametri variabili da 100 a 240 mm a secco, con circolazione di acqua, fango stabilizzante o cemento, con o senza posa di rivestimenti provvisori in funzione della stabilità delle pareti del foro. Utensili utilizzati sono eliche continue il martello fondo foro o scalpelli con trilama, tricono o con picchi al widia. Lo spurgo del foro viene ottenuto tramite impiego di aria compressa o tramite gli stessi fluidi di perforazione o mediante trapsorto meccanico nel caso di eliche continue
  •  posa armatura: con le caratteristiche di cui sopra
  • iniezione tiranti tramite riempimento semplice o iniezione ripetuta in pressione (nel caso di terreni inconsistenti): con le modalità di cui sopra
  • Tesatura e collaudo tramite martinetti idraulici ed una centralina idraulica opportunamente tarata per i carichi in esercizio previsti. Nel caso di barre dywidag il bloccaggio avviene tramite un dado filettato e relativa contropiastra a mezzo di una chiave dinamometrica o un particolare sistema oleodinamico.